
A Caivano nasce dal basso il nuovo volto della politica. Il Direttore Abenante: “Sono solo l’ispiratore del loro criterio di aggregazione”

CAIVANO – Qualcosa si muove! Chi sperava nel silenzio assoluto della società civile sicuramente è rimasto deluso dal sussulto di dignità che hanno avuto alcuni caivanesi, quando lunedì scorso si sono riuniti in un rinomato ristorante di Frattamaggiore, lontano da occhi indiscreti, e hanno deciso di cominciare un percorso politico che li accompagnerà fino alle prossime elezioni amministrative.
Il movimento è stato denominato “Caivano Liberal Democratica” il suo coordinatore è il vicedirettore di Minformo nonché presidente dell’Associazione Caivano Legalitaria Giuseppe Libertino. Il vicedirettore è stato colui che, insieme ad altri attivisti del territorio come Mario Castaldo, Giuseppe Manzoeto ed Enzo Delli Paoli, solo per citarne alcuni, sono riusciti a fungere da collettore di decine di persone che stanche del degrado in cui versa la città di Caivano e indignate dalla gestione della vecchia classe dirigente e dal trattamento che il Governo Meloni ha riservato alla comunità, hanno deciso di partire dal basso e rappresentare la speranza della formazione di una nuova classe dirigente.
Nomi nuovi, volti nuovi, nessuno che abbia mai ricoperto una carica istituzionale sia dal punto di vista legislativo che esecutivo, almeno nelle ultime due amministrazioni sciolte per infiltrazioni camorristiche, né che presentino affinità o parentele dirette con pregiudicati o affiliati a clan camorristici. Caivano deve ripartire dalle persone perbene, dall’associazionismo, dai comitati di quartiere. E speriamo che tanti altri movimenti civici possano nascere sul territorio. Il movimento “Caivano Liberal Democratica” può dare sicuramente un forte contributo per la rinascita del territorio. Volti nomi, trasparenza, professionisti validi: questi i requisiti per l’arruolamento imposti dai vertici del movimento e sembrano proprio i suggerimenti che dal lontano ottobre 2023, ma che in realtà sono le soluzioni professate da sempre dal Direttore di Minformo Mario Abenante, noto sul territorio, oltre ad essere un cronista politico anche per le sue lotte identitarie intraprese attraverso le pagine dei suoi editoriali, affinché ogni cittadino di Caivano possa far parte di quella rivoluzione gentile tanto professata anche da chi oggi non disdegna di sedersi ai tavoli degli attempati di sempre.
E siccome la presenza del Direttore Abenante a quel tavolo aggiunte anche alle indiscrezioni che già da diversi mesi lo vogliono candidato a sindaco hanno acceso anche in noi la curiosità, lo abbiamo raggiunto per una dichiarazione. L’Abenante riferisce: “Innanzitutto voglio ringraziare tutti i presenti di lunedì al tavolo e anche quelli che per problemi personali non sono potuti essere presenti per aver voluto rendermi partecipe dei loro lavori. Io ero lì in qualità di ispiratore – almeno questa è la motivazione che mi hanno dato sull’invito – ai criteri di partenza del loro progetto politico. Sono contentissimo che la proposta avanzata da me a più riprese sia attraverso le pagine della mia testata che attraverso i social sia stata recepita da un bel gruppo folto di cittadini e sono onorato affinché gli stessi abbiano pensato di rendermi partecipe in qualità di ispiratore per il loro criterio di aggregazione. Ma essere lì al tavolo nel ruolo di ideatore di una linea guida è un conto e ritenermi candidato a sindaco ne è un altro. Col mio lavoro di comunicatore ho condotto 28 campagne elettorali in sette anni, la media di 4 campagne elettorali all’anno, so come funzionano certe cose. Sono fermamente convinto, e questo l’ho sempre scritto, che Caivano è abitata per la maggior parte da persone perbene e laboriose come credo anche che a Caivano ci siano ottimi professionisti anche più bravi di me, sia in materia politica che amministrativa e spero che si possa formare quanto prima una coalizione di gente perbene, onesta, scevra da condizionamenti e da rapporti di parentele scomode, e che possano individuare tra di loro la sintesi giusta, una guida che abbia il coraggio di denunciare – attraverso qualsiasi forma – il malaffare, i tentativi di corruzione o eventuali ingerenze, un leader che abbia le spalle larghe e che possa caricarsi sulle stesse le responsabilità di un’Amministrazione molto attenzionata da tutti gli enti sovracomunali. Insomma un candidato a sindaco con gli attributi. Uno come non si è mai visto finora. Se no Caivano non sarebbe sprofondata nella cloaca nella quale abbiamo dovuto navigare. Un degrado figlio dell’ignavia e dell’omertà di tutta la vecchia classe dirigente. Di contro, sono e sarò sempre a disposizione di queste persone che oltre alla conduzione della loro normale vita privata hanno anche deciso di dedicare parte del proprio tempo per migliorare la vita pubblica di Caivano”