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La chiesa è sotto attacco del demonio! Papa Francesco chiede di pregare il Rosario

La chiesa è sotto attacco del demonio! Papa Francesco chiede di pregare il Rosario

Papa Francesco invita a pregare il Rosario per la Chiesa

La richiesta di Papa Francesco: recitate il Rosario

Il Santo Padre ha chiesto ai fedeli di tutto il mondo di pregare il Santo Rosario in maniera personale e comunitaria. Questa bella preghiera mariana deve essere utilizzata, durante tutto il mese di ottobre, per invocare la protezione della Vergine Maria e di San Michele arcangelo contro gli attacchi del demonio. La Chiesa Universale, affidata alla sua guida pastorale, è in sofferenza in diverse parti del mondo. Molte comunità cristiane sono in balia delle onde di cattivi “pastori”, le missioni di evangelizzazione risentono del discredito, che si va accumulando, e sempre più credenti abbandonano la chiesa, vivendo un’esistenza in discordia e odio. Tutto il popolo di Dio deve, quindi, in comunione e penitenza invocare il dono della pace.

L’appello affidato a Padre Fréderic Fornos

L’appello è stato affidato al gesuita e direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera per il Papa padre Frédéric Fornos.  Si tratta di una campagna di preghiera speciale che punta a rendere la chiesa consapevole dei propri errori, iniziando dagli abusi commessi e ricordando l’eccesso delle cattive passioni dei consacrati: sete di ricchezza, orgoglio, gelosia, vanità, ecc.

il santo rosario è la chiave che apre le porte del paradiso (san Pio da Pietrelcina)

Il Santo Rosario

Il Santo Rosario, come attestato da santi e esorcisti, è un’arma potentissima contro il demonio. Il diavolo, infatti, se il Rosario è recitato con devozione, fugge sconfitto e soffre. La preghiera del Rosario, come affermava il Beato Bartolo Longo nella supplica di Pompei, è una “catena dolce che rannoda a Dio”. Questa “catena” invita, innanzitutto, a riflettere su un episodio del Vangelo (inserito in ogni mistero del Rosario) e esprime la venerazione del popolo verso Maria: la madre di Dio. Le cinque decadi sono, poi, intervallate dalla recita del Padre nostro che onora Dio Padre e la Santissima Trinità. Il Rosario, che per alcuni è una preghiera ripetitiva e noiosa, in realtà dona serenità e trasforma i cuori di chi lo recita.

se propaghi il Rosario sarai salvo (voce udita a Pompei dal beato Bartolo Longo)

Le due invocazioni

Papa Francesco ha chiesto di terminare la recita del Santo Rosario con due preghiere particolari che, negli ultimi anni, sono state quasi del tutto dimenticate. La prima “Sub tuum praesidium” del III secolo, amata da mistici e santi, serve ad invocare la protezione della madre di Dio nei momenti di difficoltà spirituale e per ripararsi sotto il suo “manto”. La seconda è, invece, una preghiera a San Michele arcangelo, capo degli eserciti celesti e protettore della Chiesa. Questa invocazione fu scritta, da papa Leone XIII, per richiedere la protezione e l’aiuto nella lotta contro il male, contro colui che è seduttore del mondo e padre della menzogna: il Grande Accusatore. Proprio con questa denominazione di “grande accusatore” Papa Francesco ha avuto modo di definire il demonio in occasione della celebrazione Eucaristica presieduta a Santa Marta l’11 settembre u.s.

 Sub tuum praesidium – sotto la tua protezione

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa madre di Dio: non disprezzare le supplice di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, oh Vergine gloriosa e benedetta”.

Preghiera a San Michele

San Michele Arcangelo, difendici nella lotta: sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio. Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu, Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio, incatena nell’inferno satana e gli spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per far perdere le anime. Amen.

Giovanni Russo

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