Sant’Antimo. CM24 incontra D’Antonio: “Cacciato dal partito perchè dissentivo alle leggi dettate dal sindaco”.

Sant’Antimo – La nostra redazione incontra Edoardo D’Antonio, giovane consigliere comunale del Pd di Sant’Antimo. Ecco cosa ci ha detto

Lei è uno dei giovani consiglieri dell’amministrazione Russo. Ci può dire che ne pensa di questo governo cittadino?

Quest’amministrazione non mi rappresenta. Ho lasciato la “comoda poltrona”, come qualcuno ama dire, perché non ho più visto lo spirito che ha animato la campagna elettorale.

Il Partito Democratico sta vivendo una crisi profonda. Come si può uscire da questa situazione?

Ci eravamo proposti di essere motore propulsore di un cambiamento, ma si sono chiusi nelle stanze e mi hanno cacciato illegittimamente dal partito solo perché dissentivo alle leggi dettate dal sindaco. L’unico modo per rinnovare il partito è lavorare come si fa su scala nazionale, partendo dalla piazza, aprirsi alla città.

Perché ha deciso di non condividere le linee programmatiche del sindaco Russo. Cosa sta succedendo a Sant’Antimo?

Sant’Antimo attendeva da anni un cambiamento. La città era addormentata a causa di una gestione ventennale di centro destra. Ho sottoscritto il programma elettorale con entusiasmo, dopo solo un anno ho capito che quasi nulla di quello che era stato promesso sarebbe stato realizzato. Restare in maggioranza sarebbe stata un’offesa ai miei elettori. Il mio compito poteva essere svolto a pieno, a questo punto, solo in opposizione.

Che progetti ha messo in campo in questi mesi?

Ho iniziato a lavorare in sinergia con tutta l’opposizione, mantenendo la mia identità politica. Ho continuato a costruire reti e contatti sul territorio cittadino, rispondendo alle esigenze di tutti i miei elettori e non solo. Il mio slogan in campagna elettorale era un amico in comune, bisogna scendere dalla casa comunale per capire i bisogni del paese ed arrivare ad una nuova Sant’Antimo.