‘Io resto qui’, l’arte come appartenenza: Giacomo Pietoso incontra in mostra i giovani del Liceo Alfonso Maria de Liguori
Nove giorni di esposizione esaltando il senso di scelta ed appartenenza nella mostra ‘Io resto qui’, organizzata in collaborazione con le curatrici Anna Esposito e Monica Picardi.
L’artista non vedente Giacomo Pietoso espone una personale nella sua città di provenienza, Acerra, scegliendo come ambientazione il Liceo Alfonso Maria de Liguori. Dal 18 al 27 Marzo 2024 gli interlocutori dello spazio artistico allestito da Pietoso saranno i giovani.
L’Arte come casa libera, educa ad essere se stessi nella consapevolezza di ri-conoscersi nel tempo e nello spazio in cui si vive. ‘Io resto qui’ è l’incarnazione del manifesto del Sensazionismo, corrente artistico-pittorica creata da Giacomo Pietoso, per ancorare la visione dell’io ad una sensibilità che si eleva scegliendo di essere quel che desidera.
L’inaugurazione prevista in data 18 marzo alle ore 10.00, presso l’Auditorium scolastico, si sostanzierà in due incontri con i discenti delle quinte classi dell’Istituto De Liguori. Il 18 e 21 marzo (Giornata mondiale della Poesia), l’artista interloquirà con i giovani sul valore della pittura e della scrittura, come architrave fondante dell’espressione del senso di appartenenza a se stessi, al mondo e a d un territorio.
L’evento promosso dal dipartimento dei docenti di Storia dell’arte, con la supervisione del Dirigente Scolastico Prof. Giovanni La Montagna, punterà a trasformare la corrente del Sensazionismo creata da Giacomo Pietoso, in materia di esame per i giovani che avvicinandosi alla natura e ai simboli del territorio, impareranno a rendere visibile ciò che attraversa il sensibile.
L’artista non vedente, poeta, pittore, scrittore e cantautore, sceglie come dipinto-manifesto della sua personale, la raffigurazione della Cattedrale di Acerra, duomo simbolo del valore comunitario della città.
L’art exibition ‘Io resto qui’, presenterà tele dai colori cangianti del giallo, rosso, verde e blu, stese con tratto libero ed immediato, tanto da rappresentare la creativa autonomia della cultura che sa insegnare ai giovani come elevarsi nella spontaneità di essere se stessi, valorizzando con la propria presenza e competenza, il territorio in cui sono nati e cresciuti.
“Con questa personale – dichiara Pietoso – intendo raffigurare l’energia dell’Arte che sa valorizzare la scelta di autodeterminazione di ogni individuo, ritraendo la forza che ogni singola persona può rappresentare per una comunità in crescita”.