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Rubavano oggetti dai bagagli all’aeroporto di Capodichino: 13 indagati

Rubavano oggetti dai bagagli all’aeroporto di Capodichino: 13 indagati

Rubavano oggetti dai bagagli all’aeroporto di Capodichino: 13 indagati

Rubavano gli oggetti dai bagagli: la scoperta degli agenti Squadra Mobile e della Polizia di Frontiera Aerea di Napoli- Capodichino, all’esito di una attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.

Gli agenti hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione nei confronti di 13 persone a vario titolo impiegate in società di services operanti in ambito aeroportuale; durante l’attività sono stati rinvenuti diversi beni oggetto di precedenti denunce.

Attività di indagine a seguito di 70 denunce

Le attività di indagine sono state avviate in seguito alla presentazione di circa 70 denunce di furto su bagagli, da parte di passeggeri in arrivo e in partenza presso lo scalo partenopeo e riferibili agli anni 2019 e 2020.

I furti, prevalentemente operati all’interno delle stive degli aeromobili di voli “low cost”, hanno interessato, in particolare, i cosiddetti bagagli “disguidati” ovvero quei bagagli inizialmente dichiarati  “a mano”.

La Polizia di Frontiera di Napoli Capodichino ha dato esecuzione alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nei confronti di un dipendente dell’esercizio commerciale denominato “Duty Free” ubicato nell’area partenze dello scalo partenopeo.

Individuati gli autori del furto

In seguito a numerose denunce di furto presentate dal responsabile dell’esercizio commerciale è stata avviata una attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.

L’indagine ha consentito di individuare ed identificare l’autore in un addetto alle vendite che, eludendo i controlli sottraeva la merce dal negozio per poi rivenderla anche ad altri dipendenti aeroportuali.

Nel corso dell’ attività sono stati altresì denunciati due passeggeri e 3 dipendenti aeroportuali ritenuti autori di alcuni furti occasionali in danno del predetto Duty Free.

I furti, perpetrati nel periodo compreso tra marzo e dicembre 2020 ed aventi ad oggetto profumi o vini di pregiato valore, ammontano a circa 30.000 euro.