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Tenta il suicidio l’assassino di Olga Matei: il casoriano Michele Castaldo

Tenta il suicidio l’assassino di Olga Matei: il casoriano Michele Castaldo
Il tentativo di suicidio

Michele Castaldo ha tentato il suicidio. L’assassino di Olga Matei non ha retto alla nuova pressione mediatica, seguita al clamore determinato dal dimezzamento della pena in appello. Il detenuto 57enne, recluso in una sezione protetta del carcere di Ferarra, ha ingerito una sostanza tossica ed è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale cittadino. L’ipotesi, non ancora confermata, è che Michele abbia assunto, tutti insieme, i farmaci somministratigli nel corso di una terapia; all’insaputa dei medici li avrebbe tenuti da parte per poterli utilizzare per il tentativo di suicidio.

Il dimezzamento della pena per “tempesta emotiva”

In primo grado Michele Castaldo, elettricista originario di Casoria (Na), era stato condannato a 30 anni dal Tribunale di Rimini con l’accusa di omicidio aggravato dai motivi abietti e futili (la pena base dell’ergastolo era stata ridotta a 30 anni per lo sconto del rito abbreviato). La Corte d’Assise di Appello di Bologna, pur riconoscendo l’aggravante, ha riformato la sentenza concedendo le attenuanti generiche per la “tempesta emotiva” indotta dalla gelosia. Come conseguenza la pena, per l’omicidio della compagna Olga Matei, è stata quasi dimezzata: pena base di 24 anni ridotta a 16 anni per il rito abbreviato.

Da reo confesso a alcolista?

Michele Castaldo, in una lettera che ha inviato al suo avvocato difensore Monica Castiglioni, ha quasi rinnegato la confessione che aveva rilasciato all’epoca dei fatti. Secondo la sua nuova ricostruzione i due (Michele e Olga) erano seduti su un divano a bere. Nell’alcool ci sarebbe la motivazione del delitto, ammette, infatti, di non ricordare nulla di ciò che accadde quella notte. Diversa, invece, la ricostruzione fatta nel 2016: Qui il nostro speciale

Il ricordo di Olga Matei

Nella serata di venerdì u.s., a Riccione, in occasione della Festa della Donna, circa 300 persone, con il sindaco Renata Tosi, hanno partecipato ad una fiaccolata simbolica per ricordare la commessa strangolata nella sua casa il 5 ottobre del 2016. Il prossimo 21 marzo la stessa amministrazione comunale ha organizzato un incontro aperto alla cittadinanza con la partecipazione della criminologa Roberta Bruzzone.

La foto e la notizia del tentato suicidio di Michele Castaldo è tratta dal Corriere  Romagna