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Mangiare integrale fa davvero bene alla salute?

Mangiare integrale fa davvero bene alla salute?

La farina tipo 00 è stata definita “il più grande veleno sulle nostre tavole”. Facciamo un po’ di chiarezza in quest’articolo.

Che cos’è la farina?

La farina è il prodotto ottenuto dalla macinazione di cereali o di altri prodotti. In generale il termine farina indica quella di grano ed in particolar modo quella di grano tenero, mentre si usa la parola semola per la farina di grano duro.

Da cosa è composto un chicco di grano?

Il chicco di grano è composto da un rivestimento esterno chiamato crusca, ricca di nutrienti, poi abbiamo una zona chiamata germe che rappresenta l’area vitale del seme, ricca di grassi buoni e infine una zona ricca di amido e glutine chiamata endosperma.

Anticamente il seme veniva raccolto, privato delle lamelle più esterne, macinato e setacciato per rimuovere i pezzi di crusca più grossi. Il prodotto così ottenuto era aromatico, buono e nutriente in quanto ricco in vitamine, sali, acidi grassi essenziali e proteine ma era scuro e ricco di “impurità”.

Per rendere tale prodotto più “bello”, l’industria si è indirizzata verso una raffinazione della farina e cioè l’eliminazione di germe e crusca, a discapito quindi di gusto e salubrità. Il prodotto finale in questo caso è un mix di amido e glutine.

In base alla sua raffinazione, la farina di grano tenero viene classificata in:

  • Farina tipo 00: è la farina più raffinata, priva di crusca e germe.
    Ad alto indice glicemico.
  • Farina tipo 0: meno raffinata, ma sempre troppo.
  • Farina tipo 1: meno raffinata delle precedenti. Si iniziano ad intravedere delle “impurità”, rappresentate dalla crusca.
  • Farina tipo 2: è poco raffinata. E’ un buon compromesso.
  • Farina integrale: è la farina migliore.

Perché è importante mangiare integrale?

Mangiare integrale porta con sé una serie di vantaggi e cioè:
• Si assumono maggiori quantità di vitamina E e quelle del gruppo B, sali minerali e fibra che con la raffinazione verrebbero rimosse;
• Si riesce a mantenere una glicemia più bassa;
• L’aumentato apporto di fibre aiuta il transito intestinale;
• Viene ridotto l’assorbimento di grassi e colesterolo;
• Si avverte più sazietà e più a lungo.

Consigli utili

Mangiare integrale significa mangiare anche la buccia del cereale e se su quella buccia sono presenti pesticidi mangiamo anche quelli. Quindi, scegliere integrale di origine biologico ci assicura l’assenza di pesticidi.

Articolo a cura della dottoressa Antonia Giacco (Biologa – Nutrizionista)