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La Madonna che liberò la città di Napoli dalla peste: Santa Maria della Stella

La Madonna che liberò la città di Napoli dalla peste: Santa Maria della Stella

Breve descrizione della storia della venerata immagine e del Santuario della Stella

Nel 1501 la città di Napoli fu colpita dalla peste, numerose erano le vittime e i rimedi si dimostravano insufficienti. La Vergine Maria, dopo le insistenti suppliche dei napoletani, apparve in sogno al tessitore Sebastiano, abitante nella zona dei Fonseca, rivelandogli che, presso il convento di San Giovanni a Carbonara, una sua immagine era sepolta sotto un cumulo di macerie. La Madonna promise la sua intercessione per la liberazione del morbo, qualora, ritrovata la sua immagine, fosse stata posta in grande venerazione. Sebastiano si recò sul luogo indicato dalla Madonna e, dopo aver scavato, portò alla luce la venerata immagine della Madonna della Stella. Un’opera, della fine del ‘400, che raffigura la Vergine che sorregge il bambino Gesù benedicente.

L’immagine fu portata processionalmente in una cappella nei pressi dell’antica porta San Gennaro e la peste sparì. La Madonna, in seguito, fu portata nella chiesetta della Vergine della Misericordia e, poi, in un Oratorio al largo delle Pigne, costruito con le offerte di Scipione Somma che era stato miracolato. Anche quest’ultimo luogo risultò insufficiente a contenere i numerosi fedeli. Le generose offerte dei napoletani e dei nobili che, con lasciti e donazioni, volevano ringraziare la Vergine dello scampato pericolo e per le ripetute grazie che elargiva, permisero la costruzione di un Santuario, quello attuale, a partire dal 1577. Il sacro tempio fu costruito sul colle che sovrastava la valle della Sanità, nella villa del nobile Ugo Fonseca, che fu acquistata e donata ai Frati Minimi di San Francesco di Paola insieme al vasto giardino e all’orto, con viali, piante di agrumi, di frutta e ornamentali. Tutta la zona, da allora, prese il nome dalla Vergine: Quartiere Stella.

La Facciata del Santuario

La monumentale facciata del Santuario, in stile neoclassico, opera di Bartolomeo Picchiati, completa il sacro edificio. Si compone di blocchi di pietra di Sorrento, ripartiti longitudinalmente in cinque zone, divise da lesene di piperno, adorne di basi e di capitelli di marmo. Due grandi archi immettono per due rampe in un atrio e all’interno del tempio. Nell’atrio della facciata sono murate due lapidi, con epigrafi latine, a ricordo della consacrazione del tempio avvenuta il 4 dicembre del 1884 e della solenne Incoronazione dell’effige della Vergine della Stella avvenuta, il 7 dicembre del 1884, ad opera del cardinale Guglielmo Sanfelice per decreto del Capitolo Vaticano. Inoltre Benedetto XIV, concesse speciali privilegi e indulgenze al Santuario, in particolare nella Festa Liturgica della Madonna della Stella il 7 dicembre, il 2 aprile memoria di San Francesco di Paola e nelle principali ricorrenze mariane. Oggi purtroppo la facciata è inglobata dall’abitato circostante ma, in origine, era visibile da tutta quella che era la valle sottostante.

Una triste vicenda e un evento soprannaturale

Durante la seconda Guerra Mondiale due eventi rischiarono di cancellare per sempre il Santuario. Nell’agosto del 1943 un bombardamento aereo sulla città di Napoli distrusse la sacrestia e le sue adiacenze portando un grave dissesto in tutto l’edificio. Il 4 novembre del 1944 un violento incendio distrusse buona parte del Santuario, le fiamme si levarono fino al soffitto a cassettoni che diffuse, in breve, il fuoco per tutta la struttura. Domato l’incendio, del Santuario si reggevano appena le mura perimetrali, fu una giornata di lutto per gli abitanti del Quartiere Stella, che credevano di aver perso la loro “Madre” celeste. Grande fu lo stupore nel vedere che le fiamme lambivano la Taumaturga immagine della Vergine della Stella, e che, sebben annerita, non riuscivano a distruggerla. L’Ordine dei Minimi e i napoletani, terminata la Guerra, hanno nuovamente ricostruito il Santuario, utilizzando ciò che era scampato al bombardamento e all’incendio e portando in Santuario opere di altre chiese. Il bel soffitto cassettonato dorato è stato rifatto e ora è ornato con tre tele che provengono dalla cappella di Santa Barbara di Castel Nuovo, mentre l’attuale altare maggiore proviene dalla chiesa di San Sebastiano.

L’antisagrestia: ex voto, San Francesco di Paola e monumenti Funebri

Alla destra della cappella della Madonna della Stella c’è l’antisagrestia. Nell’antisagrestia sono presenti centinaia di ex voto donati al Santuario che ricordano grazie ottenute per intercessione della Vergine della Stella e di San Francesco di Paola, fondatore dell’Ordine dei Minimi, vigili custodi dal 1577 del Santuario. Dinanzi gli ex voto è conservata la statua in terracotta di San Francesco di Paola, realizzata nel 1848 dallo scultore Gaetano della Rocca. Si tratta del modello utilizzato per la fusione della statua d’argento del Santo, conservata nella cappella del tesoro di San Gennaro nel Duomo di Napoli. Nel Santuario era conservato anche un abito votivo di San Francesco di Paola, ma andò distrutto in occasione dell’incendio. Alla destra dell’ingresso. Al centro della parete, c’è il monumento funebre di Sua Ecc.za Mons. Giovanni Antonio Riccio – Vescovo di Vico Equense, morto nel 1630. La lapide, racchiusa tra marmi policromi, è sovrastata da una nicchia che incornicia la statua. Il mezzo busto raffigura il defunto, in abito vescovile , in preghiera a mani congiunte. Altri monumento ed epigrafi sono: del Servo di Dio Francesco Maria Iovene, morto nel 1795; di fra Francesco Lembo, morto nel 1629; di padre Gherardo degli Angeli, morto nel 1783; di Don Francesco Caracciolo, duca di Miranda, morto nel 1674 (il suo monumento funebre, in origine era ai piedi della Madonna della Stella).

Contatti

Il Convento di Santa Maria della Stella è sede della curia dei Frati Minimi della provincia religiosa di Santa Maria della Stella, retta dal Correttore padre Saverio M. Cento, che comprende i conventi della Campania, della Sicilia e della Repubblica Democratica del Congo. L’attuale rettore del Santuario è il rev.do padre Mario Savarese.

Per informazioni sui Frati Minimi e sul Santuario della Stella è possibile contattare il rettore scrivendo a: Santuario Santa Maria della Stella, via Stella n. 25, 80137 Napoli; telefonando al numero 08118912173 oppure scrivendo alla pagina facebook Santuario Santa Maria della Stella di Napoli

                                                                                                                                     Giovanni Russo

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