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Rosanna Laudanno (II Municipalità) a CM24: “Con pochi fondi a disposizione difendiamo il nostro territorio dal degrado”

Rosanna Laudanno (II Municipalità) a CM24: “Con pochi fondi a disposizione difendiamo il nostro territorio dal degrado”

Contromano24 incontra Rosanna Laudanno, consigliere Municipalità 2 di Napoli (Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, S. Giuseppe).

 

Consigliera Laudanno che ne pensa dell’amministrazione de Magistris e cosa si può fare per migliorare Napoli?

Stiamo vivendo un momento critico nel quale manca ogni tipo di servizio, negarlo sarebbe da ipocriti. Non voglio puntare il dito contro nessuno poiché, credo, che lo scaricabarile di responsabilità sia uno dei peggiori strumenti da usare.

Bisogna mettere Napoli al primo posto, c’è da fare tanto per questa città. Questo, è il motivo per cui a 19 anni scelsi di candidarmi e ancora oggi è il motivo principale per il quale cerchiamo, nonostante i pochi strumenti a disposizione, di fare quello che ci compete.

Napoli per migliorare ha semplicemente bisogno di far funzionare l’ordinario. Dai trasporti che sono il biglietto da visita di una città , alla viabilità, alla manutenzione.

Pochi fondi nelle casse del comune, cosa si sta facendo nella II municipalità?

La seconda Municipalità vive una situazione critica sotto l’aspetto finanziario. Il nostro è un territorio vasto che abbraccia scuole, parchi e diverse zone che necessitano forti interventi ordinari e straordinari. La nostra municipalità è ricca di storia, di arte, e andrebbe incentivata di più. Spesso chiediamo aiuto alle associazioni per collaborare e ideare progetti insieme, grazie allo spirito di volontà che ci anima ci permette di realizzare interventi concreti sul territorio. Il decentramento non è mai stato attuato, troviamo difficile anche mettere in atto piccoli progetti o creare prospettive future al nostro territorio senza che passino anni ed anni.

La sinistra vive una situazione di crisi profonda. Cosa si può fare per rilanciarla?

La sinistra sta vivendo una crisi senza precedenti. Non esiste più la militanza, quella vera che facevano i nostri nonni. Oggi, per ripartire bisogna cambiare forma e il modo. Dichiararsi di sinistra significa portare dei valori dentro, questi ultimi con il tempo son venuti a mancare. La stessa mancanze di sedi partitiche ha svilito un compito essenziale del partito: formare, insegnare e coinvolgere. La gente non crede più in questa politica, è sfiduciata. Bisogna ripartire dalle persone, dai territori, dalla gente comune, iniziamo a ragionare con loro, incentiviamo le persone ad essere parte del cambiamento. Nel panorama nazionale oltre alla Lega e al Movimento 5 Stelle, c’è il vuoto. La sinistra è sparita, non esiste.