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Napoli-Lazio, una partita dalle mille emozioni: termina 2-1 per gli azzurri

Napoli-Lazio, una partita dalle mille emozioni: termina 2-1 per gli azzurri

Napoli-Lazio, una partita dalle mille emozioni: termina 2-1 per gli azzurri

di Giuseppe Carrubba

Il posticipo domenicale, quello classico della Serie A, mette di fronte due compagini delle “big” del nostro campionato.

Napoli e Lazio si affrontano al San Paolo, ognuna con le proprie sfide e i propri obiettivi, ma entrambe con la consapevolezza che una vittoria in partite difficile come questa può dar la carica motivazionale che serve per continuare a vincere.

La partita è bellissima, vi è un assaggio di tutto quello che si può vedere in una gara di calcio: Goal (ben 3 per i tifosi neutrali), legni colpiti ( chiamasi sfortuna), e anche un cartellino rosso ( forse eccessivo).

Il merito della vittoria napoletana va sicuramente dato anche alla capacità di Ancelotti di saper gestire le assenze di quattro top della squadra e far giocare il resto senza sentirne minimamente le assenze. Una prova di forza questa, che solo poche squadre attualmente possono vantare.

Una rosa che adesso sembra aver acquistato quegli elementi in più che forse mancavano gli anni passati.

Sapevamo già che il Napoli avesse in Ancelotti la chiave per spronare anche chi magari, solo in partenza, non era titolare, ma adesso abbiamo la certezza che la squadra può contare non più su undici uomini ma su una ventina, dai big ai giovani, tutti si stanno meritando i loro spazi.

Un altro merito di Ancelotti è quello di aver spronato al massimo un giocatore come Milik, è vero che con la gestione Sarri era stato sfortunato per gli infortuni, ma il polacco adesso ha la stoffa per diventare uno dei capocannonieri del torneo. 11 reti in 17 partite sono tanti e se ci mettiamo che lui è reduce da ben due rotture dei legamenti crociati in due anni, sembrano ancora di più.

Al termine della partita è proprio l’allenatore del Napoli ad avere parole d’elogio per il suo bomber – ” Milik è Milik, può solo migliorare con la continuità che ha, è stato fuori due anni serviva tempo e pazienza. Abbiamo fatto un ottimo lavoro con lui, soprattutto a livello fisico. Adesso il suo rendimento è altissimo”.

Oltre ad avere il suo identikit di prima punta adesso il Napoli ha ritrovato anche un elemento che mancava al goal da parecchio tempo. Il vantaggio azzurro è proprio il suo marchio di fabbrica, inserimento centrale e tiro violento alle spalle del portiere.

Ovviamente parliamo di Callejon che finalmente si è sbloccato. Nonostante le sue caratteristiche “servizievoli” per la squadra, corsa e resistenza non erano più sufficienti a spiegarsi un’astinenza dal goal così lunga. Lo spagnolo contro la Lazio ha finalmente iscritto il suo nome al tabellino dei marcatori, e chissà che non ricominci come lui sa fare.

Parlando della Lazio, invece, la partita ha dimostrato chiaramente lagune tattiche della squadra di Inzaghi. Surclassata nel gioco e nella potenza fisica dal Napoli, la squadra biancoceleste sembrava solo una brutta copia di quella che siamo abituati a vedere.

La squadra di Simone Inzaghi non è riuscita a contenere gli attacchi partenopei. Nella ripresa qualcosina di buono finalmente si intravede. Il goal di Immobile, in una rara azione concitata, è solo una mera illusione di riaprire la gara, l’espulsione di Acerbi (seppur troppo severa) riporta i laziali sulla terra.  Con questo Napoli la Lazio vista ieri non avrebbe mai potuto far risultato. (foto SSCNapoli).